NOTA SUL KALACAKRA
di
Geshe Gedun Tharchin - GRAZ-2002
Vorrei
condividere con voi alcuni appunti che ho trascritto durante gli
insegnamenti su Kalachakra, che Sua Santità il Dalai Lama ha
impartito a Graz in Austria nell'ottobre scorso, con lo scopo di
chiarire alcuni punti di questa importante pratica.
L'iniziazione di
Kalachakra è strutturata in due parti: i preliminari e l'iniziazione
vera e propria. Quando si parla di
preliminari ci si riferisce alla pratica dei sutra che sono contenuti
nei tre aspetti principali del cosiddetto sentiero dei sutra ovvero:
la rinuncia, il bodhicitta e la comprensione che realizza la
realtà ultima. Le pratiche preliminari sono conosciute anche con il
nome di Sentiero delle Parmitayana o delle Pratiche comuni del
Lamrim. Le pratiche preliminari infatti sono comuni sia
al praticante dei sutra che a quello dei mantra e sono fondamentali,
perché le pratiche dei sutra costituiscono la base delle pratiche
dei mantra.
In tibetano
c'è un detto: “La ricchezza del thud (un dolce di
formaggio tipico del Tibet) è dovuta al burro che ci si mette,
altrimenti il thud sarebbe un semplice pezzo di formaggio
secco. La ricchezza dei mantra è dovuta al loro fondamento sui
sutra. Senza i sutra, il tantra diviene un semplice suono senza
significato profondo. Come hum hum phad phad”.In ogni
caso i sutra sono l'essenza necessaria per la pratica del tantra.
Avere un solido fondamento sui sutra, permette di sostenere meglio le
tecniche tantriche e le rende comprensibili al praticante, la
combinazione di sutra e tantra può portare rapidamente al risveglio.
La funzione profonda del
tantra è di renderci capaci di utilizzare la nostra mente
primordiale o innata come strumento per la realizzazione dei tre
aspetti principali del sentiero. A tale scopo, lo yoga della divinità
può essere un metodo molto utile per cogliere la mente sottile e il
corpo e trasformarli nel sentiero dell'illuminazione.
II metodo di base per la
pratica dei sutra e dei tantra è la combinazione della calma mentale
e della visione profonda. Combinando la pratica di shine e
lhakthong si può condurre la mente compassionevole
verso un progresso senza limiti. Inoltre, l'unione di bodhicitta
(la mente altruistica) e
prajna, la
comprensione che realizza la realtà ultima, combinate con la mente
innata della chiara luce, diventa il lignaggio che raggiunge lo stato
di illuminazione. I1 tantra quindi rappresenta il lignaggio del
Buddha, gyud in tibetano, che è
l'unione di bodhicitta e di comprensione della chiara
luce innata, condizione indispensabile per il conseguimento dello
stato di piena comprensione.
Nella realizzazione della
rinuncia, del bodhicitta e della comprensione che realizza la
vacuità non ci sono differenze tra tantra e sutra. La sola
differenza sta nella mente soggettiva che realizza la rinuncia, il
bodhicitta e la vacuità. I sutra trattano della mente
cognitiva luminosa e grossolana e il tantra lavora con la mente
sottile della chiara luce innata.
Ci sono quattro classi di
tantra, definiti in base ai livelli di penetrazione nei punti vitali
e alla loro utilizzazione come strumenti di trasformazione della
mente innata, un sentiero attraverso l'esperienza della beatitudine
spontanea della vacuità. In questa occasione a Graz, S.S. il Dalai
Lama ha parlato della più alta classe dei tantra, la quarta: Anutara
Yoga Tantra, Il lignaggio della più alta
Unione.
IL KALACHAKRA
Durante i primi tre
giorni a Graz Sua Santità ha insegnato come insegnamenti preliminari
le teorie buddhiste fondamentali e le pratiche basate su alcune
scritture: Gom Rim (Stadi di meditazione) di Kamalashila,
Lam rim (Il sentiero per l'illuminazione) di
Atisha e le Trentasette pratiche di un bodhisattva di
Thokme Sangpo. Questi tre testi sono stati proposti da Sua Santità
come una via progressiva che, partita da un'ampia comprensione
intellettuale dello scopo della pratica e dell'insegnamento, ha
mostrato via via le meditazioni graduali per educare la mente ed è
arrivata con le 37 pratiche del bodhisattva ad offrire le basi per
un'applicazione pratica dell'insegnamento del Buddha nella vita
quotidiana.
II quarto giorno è stato
utilizzato per concludere gli insegnamenti preliminari e per
preparare i discepoli all'iniziazione vera e propria. Quel giorno il
Dalai Lama ha spiegato all'auditorio che chi era appena arrivato a
Graz (circa 2.000 persone) per l'iniziazione e non si era presentato
agli insegnamenti preliminari era stato più abile di lui. Infatti,
ha confidato ai presenti il Dalai Lama, ogni volta che egli annuncia
che terrà un'iniziazione di Kalachakra il suo scopo è di attirare
un gran numero di persone e radunarle insieme. Una volta arrivato il
grande momento, ha sottolineato Sua Santità, di fronte a tanta gente
di solito “Io comincio ad impartire gli insegnamenti di base di
teoria e di pratica piuttosto che l'iniziazione di per se stessa e
solo alla fine impartisco l'iniziazione". Sua Santità ha
inoltre aggiunto che forse quelli che erano venuti solo per prendere
l'iniziazione probabilmente conoscevano già le pratiche preliminari,
che comunque non fa mai male ripetere!
II punto che Sua Santità
ha voluto sottolineare è che senza aver realizzato i primi tre
aspetti principali del sentiero dei sutra, attraverso la semplice
meditazione sul cosiddetto yoga della divinità o tantra,
l'illuminazione non può essere raggiunta. Al contrario, questo tipo
di pratica può far restare nel samsara molto più a lungo e
sviluppare un'attitudine egoistica.
Le pratiche preliminari
comuni sono adatte per tutti i livelli e per ogni tipo di praticante,
anche per quelli che semplicemente vogliono conoscere qualcosa sul
buddhismo. Mentre l'iniziazione è intesa per discepoli qualificati
che sono molto rari.
Mentre stava conferendo
l'iniziazione, Sua Santità in tono molto umile ha detto: "Ho il
minimo del minimo della qualifica per essere un maestro di azioni e
per conferire l'iniziazione di Kalachakra". Inoltre ha aggiunto
che nel caso di Tilopa e Naropa non c'era stato bisogno di
attuare tutti questi rituali complicati e lunghi per dare
l'iniziazione di Kalachakra. Sua Santità ha anche affermato: "Nel
nostro caso, io stesso e noi tutti abbiamo bisogno di prepararci
secondo le scritture". Inoltre Sua Santità ha spiegato che
l'altezza dei troni nel mondo buddhista tibetano
non corrisponde ai livelli di realizzazione, ma semplicemente
indicano un livello sociale gerarchico, ecco perché il suo è così
in alto, non certo per la sua realizzazione (!). Il Dalai Lama
infatti ama manifestarsi come un semplice maestro che trasmette il
Dharma in modo pratico alla gente del mondo, Non ha mai preteso di
essere onnisciente, anche se molti milioni di persone senza dubbio
credono che sia una emanazione di Avalokitesvara, il Buddha della
Compassione, secondo la tradizione buddhista tibetana.
Un altro punto importante
che sua Santità ha sottolineato è che perché l'iniziazione sia
veramente efficace bisogna essere preparati e determinati nella
pratica. L'iniziazione di Kalachakra è una delle poche che viene
trasmessa a tutti: tutti sono liberi di assistervi come praticanti o
anche come semplici osservatori, al contrario di altre iniziazioni
che vengono impartite in contesti più stretti e specifici.
L'efficacia della trasmissione è comunque commisurata al grado di
implicazione di chi assiste. "Se i voti di Bodhisattva sano
presi e la pratica delle sei perfezioni procede bene, è possibile
ricevere l'iniziazione e impegnarsi nella pratica dei mantra
(tantra). Questo è il modo completamente qualificate della procedura
come è indicata dai grandi libri, attuato quando c'era il tempo e
l'opportunità di progredire in tal modo. Tuttavia, come è ora il
costume più diffuso, quando si ha una certa comprensione dei tre
principali aspetti del sentiero, la determinazione di liberarsi
dell'esistenza ciclica, l'intenzione altruistica di risvegliarsi e la
corretta visione della vacuità e ci si sta sforzando a sviluppare
tali attitudini, diventa possibile entrare nella pratica dei mantra.
Tuttavia, se non avete compreso i tre principali aspetti del
sentiero, non avete fede dal profondo del vostro cuore nei tre
Gioielli e così via, sarebbe molto difficile dire che avete
realmente ottenuto una iniziazione mantrica, anche se avete
partecipato alla cerimonia”.
Su come relazionarsi con
una guida spirituale, Sua Santità ha detto: all'inizio, si possono
ascoltare insegnamenti di Dharma da un insegnante considerandolo un
amico spirituale (in tibetano cho dork)
e non necessariamente ancora un insegnante di Dharma (lama o guru).
In seguito quando ci si convince che lui o lei sono qualificati per
essere i nostri maestri, allora li possiamo considerare insegnanti di
Dharma. Ma una volta che gli insegnamenti sono stati ascoltati con
l'atteggiamento di considerare chi li impartisce come maestro di
Dharma, allora non si dovrebbe perdere la fiducia nei suoi confronti.
Questa è l'essenza della pratica della devozione al guru,che è alla
base del sentiero spirituali verso il risveglio.
LA DIVINITÀ DEL KALACHAKRA
Nell'iniziazione di
Kalachacra c'è un sistema molto complesso riguardo alla divinità
centrale che è circondata da divinità minori, alcune anche
appartenenti al sistema hindu.
Non bisogna pensare alla divinità del Kalachakra, ha detto
il Dalai Lama, come a una divinità individuale e indipendente con
molte teste, molte gambe e molte braccia. La divinità del Kalachakra
è semplicemente un aspetto della realizzazione, che simboleggia la
comprensione che realizza la vacuità. La comprensione della
propria mente innata appare come una divinità. La divinità di
Kalachakra è un aspetto della mente innata della realizzazione,
dell'indivisibile unità di metodo e comprensione, che realizza la
vacuità carne un'identità diversa. L'apparenza della comprensione
che realizza la vacuità come una divinità dovrebbe essere la mente
dell'innata chiara luce. La divinità yoga in questa forma significa
la realizzazione della vacuità e della compassione.
"Le divinità dei
mandala sono divinità sovramondane che hanno raggiunto il sentiero
del non più apprendere e sono dei Buddha. Nello Yoga Tantra per
esempio ci sono mandala con migliaia di divinità che sono parenza di
una divinità centrale. Nel mandala del più alto Yoga Tantra di
Guhyasamaja ci sono trentadue divinità che sono l'apparenza del
fattore di purificazione dei costituenti di una persona. Così anche
se molte divinità appaiano nel mandala, c'è in realtà un solo
essere. Lo yoga della divinità è praticato con lo scopo principale
di conseguire la meta suprema della buddhità per essere al pieno
servizio degli altri esseri senzienti. In generale, il sentiero
tantrico comprende lo yoga della non dualità del profondo e del
manifesto. II profondo è la comprensione che realizza la profonda
vacuità dell'esistenza inerente e il manifesto è la simultanea
manifestazione di quella coscienza comprensione come un circolo
divino. Il fattore dell'apparenza della coscienza si manifesta come
divinità che dimora nel mandala e così via e il fattore accertante
della stessa coscienza realizza l'assenza dell'esistenza inerente di
quelle”.
LO YOGA TANTRA
Sulle caratteristiche
distintive del più alto Yoga Tantra, Sua Santità ha insegnato che
il significato profondo del più alto yoga tantra è considerare la
chiara luce innata come il sentiero dell'illuminazione.
Utilizzando la mente innata come sentiero per l'illuminazione, un
metodo completo e la compassione riescono a sorgere dalla mente
innata, è la cosiddetta onniscienza. E' un sentiero veloce che
lavora attraverso la connessione con i punti vitali dei canali, del
soffio e delle gocce condensatrici. La pratica profonda del tantra
madre conduce al corpo arcobaleno, la pratica profonda del
tantra padre conduce al corpo illusorio, la pratica profonda del
tantra di Kalachakra è la forma vuota. Per descrivere che cos'è
l'illuminazione, Sua Santità ha citato il Tantra del Nomi di
Manjushri: " Il Buddha non ha né inizio né fine. II
Buddha primordiale è senza causa". E dall'analisi di Nagabodhi
sulla fine del karma: "Quando le menti temporali diventano
un'unità o non sono più capaci di manifestarsi, questo è lo stata
di Buddhità". Significa che sono permanentemente nella chiara
luce come le nuvole che nascono nel cielo e alla
fine spariscono nel cielo o come le onde che appaiono
nell'oceano e scompaiono ancora nell'oceano. Sul metodo di
approccio ecumenico del buddhismo, Sua Santità, citando il Tantra
del nome di Manjushri, I differenti mezzi dei
diversi veicoli, ha ribadito che: “I numerosissimi veicoli e
metodi possono aiutare in modi diversi a soddisfare le differenti
capacità mentali degli esseri senzienti. A questo proposito si può
sviluppare ammirazione verso tutti i tipi di religioni riconoscendo
ogni religione come un metodo o un mezzo per servire e nutrire le
diverse disposizioni della mente umana."
Sul significato del
ritiro dello yoga della divinità, Sua Santità ha spiegato che in
tibetano Gompei kyona deipa byed
significa che in ritiro, se si ha difficoltà a meditare, si
debbono recitare mantra. I1 vero ritiro della divinità non sta nel
recitare e contare i mantra, ma sta nel meditare sui tre aspetti
principali del sentiero usando lo yoga della divinità. Ritiro (in
tibetano nyen pa) significa
avvicinarsi. Spesso la gente pensa che "avvicinarsi alla
divinità" significhi vedere la divinità come esistente di per
sé, individuale e protettrice. Sua Santità ha ribadito l'erroneità
di questo concetto... questo tipo di ritiro potrebbe creare
un'attitudine anche più fortemente egocentrata. Quindi egli
preferisce considerare nyen pa nel contesto di
avvicinarsi alla buddhità, all'illuminazione, alla mente
onnisciente. Ha detto che molti in ritiro non fanno altro che contare
i mantra e quando sono stanchi, la sola cosa che sanno fare è
prendersi un po' di riposo! In questo modo nessun reale nyen pa
può avvenire!
L'ultimo giorno c'è
stata un puja di lunga vita per il Dalai
Lama e uno tsog (pasto rituale). Questa volta Sua Santità ha
celebrato lo tsog solo con il pane, senza vino e carne.
Generalmente i lama credono che una cerimonia tsog deve avere
tre sostanze: un po' di pane, vino e carne, che è un po' simile a
come si celebra la messa. Questa volta la saggezza di Sua Santità,
il suo abile modo di fare, il suo approccio non dogmatico e la sua
grande conoscenza hanno dato una fantastica lezione su come celebrare
uno tsog vegetariano e senza alcool.
Alla conclusione
dell'evento Sua Santità ha detto che la pratica fondamentale degli
insegnamenti del Buddha, bodhicitta e la visione della
vacuità, dovrebbe essere enfatizzata dentro ognuno di noi con la
motivazione di svilupparla realmente. Se si praticano questi mezzi
usandoli come un pratico aiuto in alcune situazioni critiche, si può
ben sentire che il Dharma aiuta a risolvere i problemi. Tuttavia se
non si applicano gli insegnamenti, anche se si medita sullo yoga
della divinità, quando si ha un mal di testa, si sente male alla
testa, se si ha mal di stomaco si sente dolore allo stomaco. Quindi
si potrebbe pensare che lo yoga della divinità non aiuti a risolvere
i problemi. Ci si dovrebbe sforzare a meditare su bodhicitta e la
visione della vacuità che praticamente aiutano a risolvere i
problemi e a ridurli a qualche momento critico della vita!