Sunday 8 July 2012

Gli Otto Versi della Trasformazione della Mente


Gli Otto Versi della Trasformazione della Mente
di Kadampa Geshe Langri Tanga

1. Considerando tutti gli esseri senzienti
superiori alla gemma che esaudisce i desideri
per realizzare il fine supremo1
possa io costantemente prenderli a cuore.

2. Quando sarò con gli altri,
riterrò me stesso come il meno importante,
e mi prenderò cura di loro fin nel profondo del cuore
come se ognuno fosse il più elevato degli esseri.

3. Vigile, ogni volta che sorge un’emozione negativa2
Che possa nuocere me o gli altri,
l’affronterò e l’eliminerò
senza indugio.

4. Vedendo esseri in preda alla malvagità
Intenti a violente azioni negative3, sopraffatti da sofferenze4,
avrò sempre cura di tali creature così rare,
come se avessi trovato un tesoro prezioso.

5. Quando altri, per invidia, mi maltratteranno,
mi insulteranno o faranno cose simili,
accetterò la sconfitta e offrirò la vittoria.

6. Quando qualcuno a cui ho fatto del bene
e in cui ho riposto grandi speranze
mi infligge un danno terribile,
lo considererò il mio santo amico spirituale5.

7. In breve, direttamente e indirettamente, offro
Ogni beneficio e felicità a tutti gli esseri senzienti, mie madri6;
possa io segretamente prendere su di me
tutte le loro azioni negative e sofferenze.

8. Possa la pratica non essere mai contaminata dalle idee causate
dalle otto preoccupazioni mondane7,
e, consapevole che tutte le cose sono illusorie,
possa io, privo di attaccamento, essere libero dal samsara8.

Note:
1 Fine supremo: lo stato di completa illuminazione, lo stato di Buddha.
2 Emozione negativa: (in tibetano nyon mong) le contaminazioni mentali quali rabbia, attaccamento, ignoranza
3 Azioni negative: (in tibetano dig pa) una disposizione mentale causata da un’azione negativa commessa.
4 Sofferenze: (in pali dukkha) la verità della Sofferenza, che ha tre livelli: sofferenza del dolore, sofferenza del cambiamento, sofferenza del samsara.
5 Amico spirituale: (in tibetano ge wei she nyen, Geshe) colui che aiuta a fare azioni virtuose.
6 Madri: - tutti gli esseri senzienti sono state nostre madri. – La persona più cara e quella più giovevole.
7 Otto preoccupazioni mondane: le idee generate dal guardare attraverso gli occhi dell’attaccamento e dell’avversione, sono: piacere e dispiacere, vittoria e perdita, lode e biasimo, gloria e disgrazia.
8 Samsara: (termine sanscrito, in tibetano khor wa) attaccamento bramoso alle cose mondane che fa permanere nel circolo della sofferenza e dell’insoddisfazione.

Wednesday 4 July 2012

La prospettiva inter-religiosa di Gandhi



La prospettiva inter-religiosa di Gandhi 


Introduzione

Cercare la verità è una naturale aspirazione umana, un risultato dell'intelligenza e della mente umane: queste qualità rendono gli esseri umani superiori agli animali. Tuttavia, le differenti condizioni umane rappresentano molte diverse esperienze e conoscenze e queste portano con sé varietà di vite e reciproche interazioni tra soggetti ed oggetti; ognuno ha, quindi, molti strumenti per investigare fatti e verità, al meglio delle proprie capacità. Di conseguenza, il riconoscimento delle realtà e del vero modo di ricercare esse sono i principi generali per fondare una religione, una fede o un Dharma. 

Effettivamente, Buddha stesso insegnò le Quattro Nobili Verità nel suo primo discorso. I molti fondatori religiosi credevano che la Verità è il solo fenomeno che può soddisfare il naturale umano desiderio. Loro credevano che lo stato ultimo della felicità della mente è realizzabile, e che gli esseri umani hanno il potenziale sufficiente per raggiungerlo tramite le proprie esperienze. Inoltre loro credevano che ogni essere umano è responsabile del piacere degli altri e che il benessere di un essere umano deve considerare come bene gli altri. 

Loro credevano anche che lo stato naturale delle cose è basato su una ed ultima realtà. Per esempio Buddha dice che la realtà ultima è la vacuità, giacché tutti i fenomeni sono vuoti di un'esistenza intrinseca in loro stessi. Gesù dice che l'universo è una creazione di un ultimo vero Padre. Di conseguenza tutti i fondatori religiosi avevano una pura e gentile motivazione e i loro insegnamenti divennero questa grande risorsa per la felicità umana.  Quindi io credo che rispettivamente ogni religione ha il potenziale di dare gli opportuni insegnamenti per guadagnare la pace della mente, se seguita come un'eccezionale sentiero spirituale. Naturalmente ogni essere umano ha il diritto e la possibilità di addestrarsi con tutte le diverse religioni affinché sviluppi una pratica religiosa organica e personale. Io non intendo dire né che tutte le religioni dovrebbero essere unificate, né che tutti gli esseri umani dovrebbero studiare e praticare tutte le religioni. Bensì, io sto sottolineando un importante concetto: le persone non dovrebbero considerare le religioni come contrapposte l'un l'altra o intoccabili.

Le persone devono considerare le religioni come risorse di felicità e non come la distruzione di essa. Ogni qualvolta il nome di una religione diventa sinonimo di distruzione, ciò non accade per causa della religione o del suo fondatore, ma a causa delle persone che fraintendono il significato e l'uso della religione.

Ma come portare tutte le differenti religioni insieme negli studi e nella pratica di un singolo essere umano? Io vorrei spiegarlo qui parlando di Gandhi e della sua vita. Gandhi nacque in una famiglia Hindu e fu educato sia in Occidente sia in Oriente. Accanto ai suoi studi accademici, egli considerò la pratica religiosa come un grande compito della sua vita e studiò le differenti religioni ogni volta e dovunque ne aveva l'opportunità. Egli praticò religioni diverse appena poteva. Noi consideriamo Gandhi come un mente veramente grande e intelligente, mossa da pura conoscenza umana Lui credeva che il valore di una religione ha fondamento sulle basilari buone qualità umane. Per valori umani intendo mente compassionevole e senso del perdono. Se qualcuno fallisce in queste qualità umane basilari, lui o lei non otterrà mai alcun beneficio da una fede religiosa. 

Perciò coltivare i valori umani fondamentali è il primo dovere di una persona religiosa. Le qualità umane fondamentali sono la porta per iniziare una genuina pratica religiosa. Allo scopo di raccogliere differenti studi religiosi in una sola vita umana, una persona dovrebbe capire i concetti delle diverse religioni e, per questo, i seguaci delle varie religioni dovrebbero incontrarsi e studiare insieme per il beneficio e la comprensione reciproci. Questa è la principale ragione per cui promuovere il dialogo e gli incontri interreligiosi è molto importante nel mondo odierno. Io considero la vita di Gandhi e il suo insegnamento come la migliore via e motivazione per attuare un così importante compito. A causa dell'assenza di un'apertura e di buon cuore, molte persone del mondo oggi soffrono per sentimenti di insoddisfazione, malinconia e senso di insicurezza. Così, promuovere valori umani più profondi è un insegnamento di cui oggi il mondo ha bisogno. 

Inoltre, la promozione di un'armonia tra le diverse religioni è essenziale per sviluppare le umane qualità. Allo scolpo di sviluppare una reale armonia tra le differenti religioni, base di una reciproca comprensione, noi dobbiamo promuovere maggiore comunicazione e interazione tra quelle diverse religioni. Perciò oggi il dialogo interreligioso è un compito e un bisogno essenziale.

I valori umani essenziali stanno a significare che per sua natura, effettivamente ognuno ha lo stesso desiderio di felicità e stesso diritto di realizzarlo. Un'altra verità è che la felicità dipende dall'aiuto degli altri o dal loro supporto, e dalla loro gentilezza. Quindi, giacché noi siamo esseri umani in una società umana, dobbiamo vivere nello sforzo comune del reciproco beneficio Di conseguenza, noi dobbiamo occuparci o dovremmo pensare al benessere degli altri, avere il cuore aperto e capire la realtà



Gandhi e le religioni del mondo


Consideriamo Gandhi come un uomo universale che aveva una fede costante negli immortali valori umani e denunciava tutti i tipi di barriere: geografica, razziale, culturale ecc. Riguardo alle diverse religioni nel mondo egli credeva profondamente che: "Tutte le religioni hanno una sorgente e nessun uomo ha il diritto di dire che la sua è la migliore, o che sia la sola vera forma di credo".

L'induismo di Gandhi era una religione con una prospettiva universale. Egli si lasciò influenzare da tutte le culture, e rifiutò di ridurre la sua eredità culturale a una visione ristretta della vita e degli eventi
Gandhi credeva nella grandezza di tutte le religioni. Egli dice: "Io credo la verità fondamentale di tutte le grandi religioni del mondo". Ogni qualvolta Gandhi ne aveva l'opportunità, egli citava le sacre scritture Hindu, Islamiche e cristiane alle riunioni di preghiera. Gandhi provava a capire e adottava ogni cosa che trovava essere di valore nelle altre religioni. Lui credeva in tutti i grandi profeti e santi. Lui proclama: "Il mio induismo non è settario. Esso include tutto ciò che io so essere il meglio nell'Islamismo, nel Cristianesimo, nel Buddismo e Zoroastrismo".

Gandhi non separava mai la sua religione dal resto della sua vita. Egli dice: "Io non conosco alcuna religione a parte l'attività umana".
Gandhi era un uomo politico che regolava la sua vita politica sui dettami dei principi morali e religiosi e in base alla voce della coscienza. 

Thomas Matron riconosce un appropriato tributo a Gandhi, quando dice: "Per Gandhi, strano che possa sembrarci, l'azione politica deve essere la sua vera natura di religioso, nel senso che, essa doveva essere permeata dai principi di saggezza religiosa e psicologica. Separare religione e politica era agli occhi di Gandhi "follia", perché per Gandhi, la politica è fondata interamente su una religiosa interpretazione della realtà della vita e della condizione dell'uomo nel mondo".

Nella prospettiva di Gandhi "Dio" e "Verità" hanno la stessa denotazione. Perciò l'asserzione "Dio è Verità" può essere convertita semplicemente senza cadere in errore. Il significato psicologico di questa citazione è rilevante. Dopo "Crossed the Sahara of atheism", Gandhi accettò l'idea di Dio delle religioni del mondo.



Conclusione


Dalla vita di Gandhi, io sono sicuro che le persone che vogliono trovare la soluzione per l'armonia delle religioni del mondo, possono imparare il modo migliore per studiare, praticare e promuovere la pace del mondo e la Fratellanza Universale.

Geshe Gedun Tharchin
(Roma, 1998)