di Kadampa
Geshe Langri Tanga
1. Considerando
tutti gli esseri senzienti
superiori
alla gemma che esaudisce i desideri
per
realizzare il fine supremo1
possa io
costantemente prenderli a cuore.
2. Quando sarò
con gli altri,
riterrò me
stesso come il meno importante,
e mi prenderò
cura di loro fin nel profondo del cuore
come se
ognuno fosse il più elevato degli esseri.
3. Vigile, ogni
volta che sorge un’emozione negativa2
Che possa
nuocere me o gli altri,
l’affronterò
e l’eliminerò
senza
indugio.
4. Vedendo
esseri in preda alla malvagità
avrò sempre
cura di tali creature così rare,
come se
avessi trovato un tesoro prezioso.
5. Quando altri,
per invidia, mi maltratteranno,
mi
insulteranno o faranno cose simili,
accetterò la
sconfitta e offrirò la vittoria.
6. Quando
qualcuno a cui ho fatto del bene
e in cui ho
riposto grandi speranze
mi infligge
un danno terribile,
lo
considererò il mio santo amico spirituale5.
7. In breve,
direttamente e indirettamente, offro
Ogni
beneficio e felicità a tutti gli esseri senzienti, mie madri6;
possa io
segretamente prendere su di me
tutte le loro
azioni negative e sofferenze.
8. Possa la
pratica non essere mai contaminata dalle idee causate
dalle otto
preoccupazioni mondane7,
e,
consapevole che tutte le cose sono illusorie,
possa io,
privo di attaccamento, essere libero dal samsara8.
Note:
1
Fine supremo: lo stato di completa illuminazione, lo stato di
Buddha.
2
Emozione negativa: (in tibetano nyon mong) le contaminazioni
mentali quali rabbia, attaccamento, ignoranza
3
Azioni negative: (in tibetano dig pa) una disposizione
mentale causata da un’azione negativa commessa.
4
Sofferenze: (in pali dukkha) la verità della Sofferenza, che
ha tre livelli: sofferenza del dolore, sofferenza del cambiamento,
sofferenza del samsara.
5
Amico spirituale: (in tibetano ge wei she nyen, Geshe) colui
che aiuta a fare azioni virtuose.
6
Madri: - tutti gli esseri senzienti sono state nostre madri. – La
persona più cara e quella più giovevole.
7
Otto preoccupazioni mondane: le idee generate dal guardare
attraverso gli occhi dell’attaccamento e dell’avversione, sono:
piacere e dispiacere, vittoria e perdita, lode e biasimo, gloria e
disgrazia.
8
Samsara: (termine sanscrito, in tibetano khor wa)
attaccamento bramoso alle cose mondane che fa permanere nel circolo
della sofferenza e dell’insoddisfazione.