Il significato dei quattro sigilli di Buddha
Ghesce Gedun Tharchin
Il metodo del Buddha per aiutare gli altri consiste nell'introdurre la trasformazione della loro vita
in uno stato di liberazione attraverso la condivisione della propria esperienza di illuminazione.
Questa esperienza lo portò ad affermare le Quattro Nobili Verità.
in uno stato di liberazione attraverso la condivisione della propria esperienza di illuminazione.
Questa esperienza lo portò ad affermare le Quattro Nobili Verità.
L'elemento dinamico fondamentale per trasformare la sofferenza in liberazione è la realtà ultima
di tutti i fenomeni, cioè la vacuità di tutti i fenomeni, ad iniziare dalla vacuità del sé.
Meditare sulla vacuità di tutti i fenomeni, a partire dalla vacuità del sé, è un metodo di
coltivazione della saggezza che elimina il concetto di dualismo, idea che vede le due verità
come distinte, la vacuità e la natura interdipendente di qualsiasi fenomeno o del sé come due
entità distinte. Dal punto di vista della filosofia della Via di Mezzo, il concetto di dualismo
rappresenta un ostacolo all'acquisizione della conoscenza della vera natura dei fenomeni.
Di conseguenza, la Via di Mezzo, la Vacuità e la Natura interdipendente dei fenomeni
devono essere comprese come un unico concetto, al fine di ottenere la comprensione delle
quattro nobili verità del Dharma.
Per coltivare la saggezza che realizza la vacuità, la non-dualità e la Via di Mezzo, è essenziale
coltivare la realizzazione dei quattro sigilli del Dharma in modo graduale.
I quattro sigilli costituiscono una componente fondamentale delle quattro nobili verità.
Di conseguenza, i sigilli del Dharma servono come criteri o attributi che vengono utilizzati per
accertare, dal punto di vista del Buddhismo, se un individuo aderisce correttamente agli
insegnamenti del Buddha.
Esistono tre versioni distinte dei sigilli del Dharma:
1. Nel buddismo dell'Asia orientale, i tre sigilli comprendono l'Impermanenza, il Non sé e il
Nirvana.
2. Nel Buddismo Theravada, i Tre Sigilli sono l'Impermanenza, l'Assenza di sé e il Dukkha.
3. Nel buddismo tibetano, i Quattro Sigilli sono l'Impermanenza, il Dukkha, il Non sé e il
Nirvana.
འདུ་བྱེད་ཐམས་ཅད་མི་རྟག་ཅིང་།
ཟག་བཅས་ཐམས་ཅད་སྡུག་བསྔལ་བ།
ཆོས་རྣམས་སྟོང་ཞིང་བདག་མེད་པ།
མྱ་ངན་ལས་འདས་པ་ཞི་བའོ། །
Questi quattro sigilli tibetano sono comunemente intesi come:
1. Tutti i fenomeni condizionati sono impermanenti.
2. Tutti i fenomeni contaminati sono soggetti a sofferenza.
3. Tutti i fenomeni sono vuoti e privi di un sé intrinseco.
4. Il Nirvana è la pace.
I quattro sigilli possono essere descritti in modo più semplice come segue:
1. Tutti i fenomeni sono costituiti da una complessa rete di cause e condizioni e sono quindi
soggetti al cambiamento e all'impermanenza.
2. Tutti i fenomeni associati all'illusione mentale hanno il potenziale di causare sofferenza.
3. Tutti i fenomeni sono caratterizzati da una natura vuota e non egoistica.
4. Chi ha trasceso la sofferenza è in pace.
Nel contesto della tradizione tibetana i Quattro Sigilli sono tradotti ལྟ་བ་བཀར་བཏགས་
ཀྱི་ཕྱག་རྒྱ་བཞི། e sono descritti letteralmente come "I Quattro Sigilli che caratterizzano la visione
filosofica degli insegnamenti del Buddha".
Una traduzione alternativa in tibetano è ཆོས་ཀྱི་སྡོམ་བཞི། che è una denominazione
utilizzata nella tradizione buddhista tibetana per indicare una sintesi degli insegnamenti del
Buddha. Il termine è inteso come comprensivo di tutti gli insegnamenti del Buddha inclusi nei
Quattro Sigilli.
Nell'ambito del buddhismo tibetano, si ritiene che i Quattro Sigilli abbiano la funzione di
distinguere gli insegnamenti buddhisti da quelli non buddhisti. Un concetto analogo si trova nella
tradizione pali, dove i tre segni o sigilli dell'esistenza svolgono un ruolo simile. In questa
riflessione esamineremo i quattro sigilli del Sé, Io o Persona.
L'Io o Sé o Persona è costituito da una complessa rete di cause e condizioni e ciò è evidente
nel concetto generale di Origine dipendente. È ampiamente riconosciuto che la Persona, l'Io o il
Sé è soggetto a cambiamenti e a cessazioni, il che implica l'impermanenza.Tuttavia, queste intuizioni generali non affrontano ancora le questioni fondamentali della sofferenza e del dolore.
Quali sono dunque i passi necessari per trasformare la vita in liberazione? È necessario
coltivare la saggezza che realizza i primi tre sigilli, che implica una profonda conoscenza e
comprensione dell'intero processo dell'esistenza, comprese le cause che hanno portato al
fenomeno in questione e le condizioni che lo sostengono.
coltivare la saggezza che realizza i primi tre sigilli, che implica una profonda conoscenza e
comprensione dell'intero processo dell'esistenza, comprese le cause che hanno portato al
fenomeno in questione e le condizioni che lo sostengono.
Inoltre, è necessario indagare sul processo di esistenza del sé, dell'io, dell'ego o della persona,
che non si colloca in alcun luogo o elemento, non è né all'interno né all'esterno del regno delle
cose composte, né singolarmente in ciascuna di esse e nemmeno in una loro combinazione.
Una volta compreso che il sé, la persona o l'io non esistono come realtà singola, indipendente e
tangibile, lo stesso si può dire delle cause e delle condizioni che lo compongono. In definitiva, ci
si può rendere conto che il sé, la persona o l'io, così come sono stati intesi per un periodo di
tempo considerevole, non sono altro che un nome che invece è stato erroneamente concepito
come una concreta esistenza, mentre è solo illusoria e distorta visione della realtà.
Si può notare che i concetti di impermanenza e sofferenza non esistono nel modo in cui
vengono comunemente percepiti; sono piuttosto il prodotto di un falso concetto di dualismo. In
altre parole, non sono realtà oggettive, ma piuttosto nomi convenzionalmente stabiliti dal
pensiero.
La pratica della meditazione su questi tre principi iniziali, con l'aiuto dello studio, della
contemplazione e della riflessione, rivela gradualmente intuizioni che dissipano l'ignoranza e
portano infine a una profonda saggezza. Questa saggezza riconosce la non-dualità della via di
mezzo, la vacuità del sé e dei fenomeni, e trasforma la vita dolorosa in una vita di liberazione.
Questa realizzazione è nota come quarto sigillo, o Nirvana, che può essere inteso come pace.
Questa è anche una panoramica concisa delle pratiche complete descritte nella Prajnaparamita
Mantra, Gate Gate ParaGate ParaSamGate Bodhi.
Mantra, Gate Gate ParaGate ParaSamGate Bodhi.
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Roma, 24.11.2024