Serie di lezione tenuta al Istituto Lamrim, Roma
I
3 tipi di buddha
Geshe Gedun Tharchin
Secondo la
storia buddista indiana esistono tre ordini di esseri che hanno
raggiunto il Nirvana, :
1. I
buddha
pienamente illuminati,
coloro che hanno raggiunto la completa mente del Risveglio, ed hanno
maturato la piena abilità per poter insegnare il Dharma secondo le
necessità particolari di ogni essere.
2. I
pratika buddha
ossia, i buddha solitari, non hanno raggiunto la mente di piena
illuminazione ma hanno superato tutte le emozioni afflittive. A causa
della enorme compassione sviluppata rinunciano a divenire buddha
completamente risvegliati ed anzi rifuggono i luoghi dove esiste già
un Buddha perché i suoi insegnamenti bastano a condurre tutti gli
esseri al vero Dharma. Così essi si ritirano in luoghi ove non
esista un vero buddha ed insegnano non attraverso la parola ma
attraverso il silente linguaggio del corpo. Praticano quindi
intenzionalmente in luoghi solitari e soltanto al vederli gli esseri
imparano il Dharma.
3. Gli
sharvaka buddha,
ossia i buddha uditori, non hanno tutte le capacità per insegnare il
dharma autonomamente, ma seguono invece il Buddha e si assumono la
funzione e la responsabilità di trasmettere i suoi insegnamenti
quando il Buddha non c’é. Quindi dopo che il Buddha storico è
trapassato i suoi insegnamenti sono stati trasmessi di lignaggio in
lignaggio attraverso gli sharvaka
buddha,
buddha non sono ancora indipendenti perché non sono completamente
illuminati ma che insegnano quello che hanno ascoltato dal Buddha.
Così
abbiamo visto tre ordini di maestri e di modi di insegnamento. In
questa nostra epoca del XXI secolo non è presente un Buddha
storico, ed è anche molto difficile trovare uno sharvaka
buddha,o
un pratika
buddha,
quindi bisogna accontentarsi di fragili insegnanti (ridendo) che
possono trasmettere solo un Dharma molto limitato per cui finisce che
siamo tutti un po’ confusi. Noi dobbiamo riconoscere questa
situazione dalla sua prospettiva storica e il l Dharma dei nostri
tempi è come una fiammella in una notte di tempesta di fulmini, di
vento e di assenza di luce.
A
livello individuale però, il Buddha pienamente illuminato, uno
sharvaka buddha o
un pratika
buddha,
può essere sempre lì presente vicino a noi, perché ogni volta che
noi ne abbiamo bisogno loro non fanno mai mancare la loro presenza,
perché è il loro particolare dovere, perché è il risultato di
causa e condizione, è questo è il risultato dell’incontro di due
fenomeni interdipendenti.
Infatti
il Dharma non proviene solamente da Buddha ma dall’incontro del
Buddha con i suoi seguaci. Questo è un altro livello nel quale
questi tre ordini di esseri possono esserci di aiuto.
All’interno
di noi stessi coi sono questi tre buddha, e tutte queste buone
qualità, e tutte queste qualità sono le nostre maestre ed
insegnanti, le nostre guide . E’ un punto fondamentale quello di
mantenere e preservare queste buone qualità, il che ci aiuta in modo
diretto, mentre il Buddha ci può aiutare solo in modo diretto.
Comunque
anche se si parla di Buddha, Dharma, Sangha, o di questi tre ordini
di esseri, in ogni caso ci sono tre punti di vista dai quali devono
essere visti:
il
primo livello è quello storico, che è quello assolutamente
convenzionale;
il
secondo livello più sottile, è la loro onnipresenza, il fatto che
loro possono essere sempre presenti interdipendentemente dalle nostre
condizioni;
il
terzo livello è invece quello che si manifesta all’interno di noi
stessi con le qualità di Buddha, Dharma, Sangha.
Ed è
questo un punto molto importante perché queste qualità interiori
devono essere curate, ed il prenderci cura di queste qualità è la
pratica. Quindi la meditazione è proprio prendersi cura di loro.
E’
questa una faccenda piuttosto complicata, perché per quanto sia
facile prostrarsi e rendere omaggio ad una figura esterna, un
Baghavan, un guru, un maestro o ad una statua, è molto più
difficile rendere omaggio alle qualità che si trovano all’interno
di noi stessi … ci sono mote statue dentro di noi, così preziose
da non aver prezzo. Questi sono in effetti i nostri veri protettori,
quindi ogni volta che leggiamo i testi, dobbiamo sempre rammemorarci
delle nostre qualità interiori ed è una cosa che manca nella
nostra vita quotidiana, è molto più facile costruire grandi templi
e grande statue; guardate il Tibet in cui esistevano grandi statue e
templi che sono stati comunque distrutti, l’unica cosa che si è
potuta salvare è nel cuore dei tibetani stessi, ossia le loro
qualità interiori , e quindi questo rende evidente che l’unico
nostro protettore sono le nostre qualità interiori. Gli Stupa, i
templi, le statue non sono altro che un prodotto artistico.
Riguardo
a questi tre ordini di buddha non è quindi una questione meramente
buddista perché è una riguarda ogni essere vivente, e può
essere che qualcuno di questi buddha non abbia mai preso rifugio nei
tre gioielli e che perciò non si rechi nemmeno in un centro
buddista…
Può quindi
essere si possa incontrare un buddha di ogni forma e di qualsiasi
livello, in forma di bambino, di infermiere, medico, di professore,
di cristiano, di ebreo, di povero, di ricco, evitiamo perciò di
costringere le persone in una unica categoria evitando un cattivo
Karma; aperto, flessibile e rilassato, questo è il vero Dharma,
avere atteggiamenti integralisti rispetto alla propria religione o
ruolo sociale, dimostra solo che non si è la persona migliore.
Possiamo
ottenere benedizioni, energie, e trasformazioni della mente da tutti
questi differenti buddha se solo riusciamo a difendere le nostre
qualità interiori.