Friday, 31 October 2025

Connessione tra Microcosmo e Macrocosmo

Connessione tra Microcosmo e Macrocosmo

Quella che segue è una mia breve riflessione in risposta a una domanda che mi è stata posta. L'argomento è complesso.

Secondo il Mantrayana, il corpo umano corrisponde all'universo dell'Abhidharmakosa o del Kalachakra Tantra a livello microcosmico. Pertanto, i movimenti del microcosmo e del macrocosmo devono sempre essere interconnessi e perfettamente accordati.

Un principio fondamentale del tantrismo mostra come l'individuo umano sia un riflesso in miniatura dell'intero universo. Ciò significa che tutte le forze, le strutture e le energie del cosmo sono presenti nel corpo umano.

Tutto nell'universo è interconnesso e le stesse forze divine sono all'opera nel cosmo come nell'esistenza individuale. Di conseguenza, il corpo non è solo un contenitore, ma un campo sacro che contiene il Divino. I rituali, le pratiche e persino gli stati fisici ed emotivi sono considerati uguali a quelli sperimentati nell'universo, solo su scala minore. Le pratiche includono anche la visualizzazione di se stessi e dell'ambiente circostante come un mandala divino e la visione di tutte le cose come sacre e pure manifestazioni del Divino.

Il Tantra-yana sfida e annulla il concetto della separazione convenzionale tra soggetto e oggetto, sacro e profano, mente e corpo. L'obiettivo è quello di sperimentare la natura unificata e beata della realtà. Il corpo diventa il luogo principale di questa integrazione, dove tutte le sensazioni, piacevoli o dolorose che siano, vengono intese come espressioni dell'unione divina. Le pratiche rituali spesso comportano la trasgressione delle norme sociali e religiose in modo da abbattere le percezioni limitanti e riconoscere che tutta la realtà è una manifestazione divina.

Secondo la filosofia tantrica, il corpo e l'universo sono fondamentalmente interconnessi; il corpo umano è un microcosmo del cosmo. Entrambi sono animati dal potere divino femminile della Vacuità in unione con la pura coscienza della Compassione.

Questa filosofia postula che il corpo non è separato dal Divino, ma piuttosto uno spazio sacro e uno strumento per raggiungere l'illuminazione spirituale. Attraverso il rituale e la meditazione le dualità si integrano reciprocamente al fine di raggiungere la beatitudine. Il mondo non è una fonte di sofferenza, ma un parco armonioso dell'essenza divina. Sono la propria confusione mentale e le personali idee sbagliate sul mondo a causare la sofferenza, non il mondo stesso.

Una volta che la propria compassione realizza il vuoto, la coscienza può percepire tutte le apparenze come vacue, e questa realtà appare nella beatitudine. La beatitudine appare in forme divine di saggezza. La presenza di tale intuizione arricchisce la visione del mondo e la propria vita con una realtà spirituale di purezza. 

Questa visione viene spesso coltivata nella pratica attraverso tecniche di visualizzazione. Ad esempio, gli individui possono visualizzare se stessi e il proprio ambiente come puri e sacri, come un mandala o il palazzo di una rappresentazione buddhista.

Una tecnica comune consiste nel visualizzare se stessi come un Buddha o un Essere illuminato così da abbattere gli usuali concetti di sé proiettandosi in una fase di “creazione” della meditazione tantrica.

Queste pratiche implicano la sincronizzazione con il respiro per condividere e ricevere qualità come luce, calore e beatitudine ad ogni espirazione e inspirazione. Questo esercizio meditativo favorisce realmente il processo meditativo di trasformazione del corpo e della mente.

La meditazione è un approccio non dualistico che abbraccia l'intero spettro della vita, comprese le esperienze negative, poiché tutto è parte dell'espressione divina. L'obiettivo è trasformare il sé ordinario in un Essere di luce e beatitudine, in modo che le qualità positive appaiano reali e solide all'interno della propria esperienza.

A causa della complessità di queste pratiche e della possibilità di formulare una errata interpretazione, è spesso necessario un insegnante qualificato che guidi le persone attraverso di esse e le aiuti a distinguere i metodi autentici, da quelli falsi e illusori.

Non ho formule rigidamente sicure per indicare quali siamo tutte le modalità e i percorsi per poter giungere alla percezione profonda del concetto di collegamento tra microcosmo e macrocosmo, tuttavia, al fine di migliorare la capacità di concentrazione, è fondamentale la pratica meditativa nella corretta respirazione mattutina.

Sia l'Abhidharmakosa che il Kalachakra Tantra descrivono l'universo, ma in modi diversi. Entrambi si basano sulla cosmologia indiana di quel periodo. Alcuni giorni, come il plenilunio e l'inizio e la fine del mese, sono considerati più efficaci per la pratica spirituale e la meditazione a causa della connessione tra microcosmo e macrocosmo. Anche le eclissi lunari o solari possono influenzare questo aspetto. Ciò significa che l'evoluzione del cosmo può essere influenzata in modi diversi nell'arco di 24 ore.

La maggior parte delle pratiche tantriche, comprese le sadhana che coinvolgono divinità e mandala, si basano sulla cosmologia dell'Abhidharmakosa del Maestro Vasubandhu. Il Kalachakra Tantra è considerato un sistema insolito. È distinto dal più ampio sistema Mantrayana. Può anche essere innovativo all'interno della pratica Mantrayana. Il Kalachakra Tantra è considerato un insegnamento tantrico più recente rispetto a tutti gli altri insegnamenti tantrici documentati storicamente.

Nella tradizione tibetana del buddhismo Mantrayana, il Manjushri Namasangiti è considerato il fondamento di tutti gli insegnamenti tantrici.

Il sistema astrologico tibetano si basa attualmente sulla descrizione del mondo del Kalachakra Tantra. Questo sistema produce un calendario annuale delle ricorrenze buddhiste tibetane e include un doppio mese ogni tre anni. Alcuni mesi hanno giorni doppi, mentre altri hanno giorni mancanti.

Questo legame tra microcosmo e macrocosmo significa che ogni pensiero positivo può influire positivamente sulla salute del nostro pianeta?


Geshe Ghedun Tarcin

ROMA

Note: La prima versione di queste riflessioni è stata pubblicata l'11 gennaio 2024 e le modifiche sono state apportate il 30 ottobre 2025.