Monday, 12 September 2016

I sette punti dell'addestramento mentale

EDIZIONE 1.


I sette punti dell'addestramento mentale
Composto da Kadampa Ghesce Cekawa


Om Svasti: omaggio alla grande compassione.


L’essenza di questo insegnamento simile a un nettare 
è il lignaggio che deriva direttamente da Serlingpa.


UNO
Per prima cosa esercitati nelle pratiche preliminari.


DUE
Avendo ottenuto la stabilità, ricevi il segreto (insegnamento).
Considera tutti i fenomeni come un sogno.
Analizza la natura della mente innata (vacuità).
Il rimedio si libera da sé vacuità della vacuità).
 
Medita sulla natura fondamentale di ogni cosa: l’essenza del sentiero.
 
Nel periodo post meditativo sii come un illusionista.
 
É come un diamante, come il sole e come la pianta che cura ogni malattia.
Quando imperano le cinque degenerazioni, trasformale nel sentiero del completo
risveglio.
 
Attribuisci l’intera colpa a un solo fattore: la tua mente egoista.
 
Medita sulla grande gentilezza di tutti gli esseri.
 
Pratica il ‘dare’ (la felicità) e il ‘prendere’ su di te (la sofferenza), in modo alternato.
 
Inizia con il prendere su di te.
 
L’alternanza va applicata al processo respiratorio di inspirazione ed espirazione.
 
Vi sono tre oggetti, tre veleni e tre fonti di virtù.
 
Rammentati dei medesimi per mezzo di un costante ricordo.
 
In ogni attività recita le appropriate parole.


TRE
Quando sia il contenitore (il mondo) sia il contenuto (gli abitanti) sono colmi di malvagità,
trasforma tali circostanze avverse nel sentiero del completo risveglio.
 
Applica immediatamente la meditazione in ogni circostanza.
 
Pratica le quattro preparazioni, la più sublime risorsa.


QUATTRO
Sintetizza la concisa essenza di questo consiglio.
 
Unifica la pratica di una vita mediante i cinque poteri.
 
L’istruzione del trasferimento della coscienza secondo il grande veicolo consiste
nell’applicare questi cinque poteri, giacendo nella perfetta posizione (di meditazione).
 
Tutto il Dharma ha un unico scopo.
 
Prendi come riferimento le due principali testimonianze.


CINQUE
Si è costantemente e unicamente infusi di pensieri gioiosi.
 
Un’inversione di comportamento indica l’avvenuta trasformazione.
 
Si è compiuto l’addestramento quando si pratica anche nella distrazione.


SEI
Addestrati costantemente nei tre punti fondamentali.
Trasforma interiormente il tuo atteggiamento senza attirare l’attenzione.
Non discutere dei difetti altrui.
Non giudicare il comportamento altrui, bensì il tuo.
Per prima cosa inizia a lavorare sul tuo principale difetto.
Abbandona ogni aspettativa di ricompensa o vantaggi personali.
Rinuncia al cibo avvelenato (meditando su vacuità e compassione).
Non essere indulgente con l’oggetto centrale.
Rimani indifferente alle malignità.
Non aspettare la buona occasione per vendicarti.
Non colpire gli altri nel loro punto debole.
Non mettere su di un bue il carico di uno dzo.
Non cercare a tutti i costi di primeggiare.
Non essere sleale.
Non lasciare che gli dei diventino demoni.
Non provocare l’altrui sofferenza per ottenere la tua felicità.


SETTE
Pratica tutti gli yoga (o attività) per mezzo di una singola attitudine.
Elimina ogni interferenza in un unico modo.
Due sono gli impegni: uno all’inizio e uno al termine.
Affronta ogni situazione si presenti, sia positiva che negativa.
Proteggi i due punti come se fossero più preziosi della tua stessa vita.
Pratica le tre austerità.
Consegui le tre cause principali.
Medita sulle tre attitudini che non declinano mai.
Mantieni le tre porte inseparabili.
Pratica sempre con sincera imparzialità nei confronti di qualsiasi oggetto.
Prenditi a cuore la profonda e vasta applicazione di tutti i metodi.
Medita soprattutto su coloro che ti sono vicini.
Non dipendere dalle circostanze esteriori.
Metti subito in pratica ciò che sai.
Non distorcere il senso della pratica.
Non essere incostante nella pratica.
Non sottovalutare la tua abilità.
Liberati tramite l’osservazione e l’analisi.
Non essere vanaglorioso.
Non tentare di vendicarti.
Non essere superficiale.
Non aspettarti mai della gratitudine.

Prima di praticare ho esaminato le vastità delle mie azioni; in seguito, a causa di numerosi miei desideri, 
avendo sopportato dolori, insulti e critiche, 
ho richiesto istruzioni per vincere l’attaccamento allego. 
Ora, se muoio, non avrò alcun rimpianto.





EDIZIONE 2.

I Sette Punti dell’Allenamento Mentale

di Geshe Chekawa Yeshe Dorje (1101–1175)

1. I Preliminari

Prima di tutto, ci si eserciti nelle pratiche preliminari.

2. La Pratica Principale

Si considerino tutte le cose e tutti gli eventi come simili al sogno.
Si esamini la natura della consapevolezza innata.
Si lasci che persino l’antidoto si liberi da sé.
Si rimanga nell’ālaya, l’essenza.
Tra le sessioni formali di pratica, si sia come un illusionista.

Ci si eserciti nei due – dare e prendere – alternatamente.
Questi due devono essere veicolati dal respiro.
Tre oggetti, tre veleni e tre fonti di virtù.
In tutte le attività, ci si eserciti applicando le massime.
Si incominci da se stessi il processo del prendere.

3. Trasformare le Avversità nel Sentiero dell’Illuminazione

Quando tutto il mondo è saturo di malvagità,
si trasformi le avversità nel sentiero dell’Illuminazione.
Si convogli ogni responsabilità su uno solo.
Si mediti sulla grande gentilezza di tutti.
Meditare sulle percezioni illusorie come i quattro kāya
è l’insuperabile protezione di śūnyatā.
La quadruplice pratica è il migliore dei metodi.
Qualsiasi cosa s’incontri, si applichi la pratica.

4. Applicare la Pratica durante tutta la Vita

L’essenza delle istruzioni, detta in breve,
è applicarsi ai cinque poteri.
Il consiglio mahāyāna per la trasferenza
comporta gli stessi cinque poteri. La condotta è importante.

5. La Valutazione dell’Allenamento Mentale

Tutti gli insegnamenti condividono un unico fine.
Tra i due testimoni, si faccia affidamento sul principale.
Si mantenga sempre un atteggiamento gioioso.
Se si riesce a fare questo anche quando si è distratti, allora si è conseguita la padronanza.

6. Gli Impegni dell’ Allenamento Mentale

Ci si eserciti costantemente nei tre principi di base.
Si cambi il proprio atteggiamento, ma si rimanga naturali.
Non si parli di arti feriti.
Non si considerino gli altrui difetti.
Ci si eserciti dapprima con le emozioni distruttive più forti.
Si abbandoni ogni aspettativa circa i risultati.
Si rinunci al cibo avvelenato.
Non si sia così leali alla causa.
Non si attacchi vendicativamente.
Non si tendano imboscate.
Non si colpiscano i punti vulnerabili.
Non si metta su una mucca il carico di un bue.
Non si assuma un atteggiamento competitivo.
Non si eseguano malamente i riti.
Non si riducano gli dei a demoni.
Non si cerchi l’altrui miseria come sostegno per la propria felicità.

7. I Precetti dell’Allenamento Mentale

Si faccia tutto con una singola intenzione.
Si contrastino tutte le avversità con un singolo rimedio.
Due compiti: uno all’inizio e uno alla fine.
Qualsiasi dei due capiti, si sia pazienti.
Si mantengano i due, persino a costo della propria vita.
Ci si eserciti nelle tre difficoltà.
Si acquisiscano le tre scorte principali.
Si coltivino i tre che non devono declinare.
Si mantengano i tre inseparabili [dalla virtù].
Si applichi l’allenamento imparzialmente a tutto.
È fondamentale che esso sia profondo e onnipervasivo.
Si mediti costantemente su quelli che sono stati accantonati.
Non si sia dipendenti da condizioni esteriori.
Questa volta, si pratichi ciò che è più importante.
Non si fraintenda.
Non si sia incoerenti.
Ci si eserciti con tutto il cuore.
Si consegua la libertà mediante il discernimento e l’analisi.
Non si sia vanagloriosi.
Non si sia irritabili.
Non si sia lunatici.
Non si cerchi riconoscimento.

L’essenza delle nettaree istruzioni per trasformare nel sentiero per l’Illuminazione i cinque segni prevalenti di degenerazione sono state tramandate da uno dell’Isola d’Oro. 

Quando i semi karmici lasciati da allenamenti precedenti furono risvegliati in me, avvertii un grande interesse e così, senza considerazione per la sofferenza o il disprezzo, ho cercato istruzioni sul domare l’afferrarsi all’ego. Adesso, anche nell’ora della morte, non avrò rimorsi.