Wednesday 18 October 2023

Le Otto Sessioni di Pratica Lo Jong

 Le Otto Sessioni di Pratica Lo Jong

Dromtön Gyalwe Jungne


Significato del Lo Jong

Le caratteristiche principali delle pratiche di allenamento della mente possono
essere spiegate partendo dal significato stesso delle sillabe “LO JONG”.
Letteralmente LO significa Mente, Pensiero o Atteggiamento e JONG purificare.
Pertanto LO JONG è un metodo per coltivare qualità mentali come la
compassione, l'amorevolezza e la bodhicitta, e per pulire o purificare le proprie
afflizioni mentali.
Le pratiche di bodhicitta agiscono in modo molto pratico offrendoci la possibilità
di trasformare la nostra consueta attitudine di indifferenza e incomprensione degli
altri, nella capacità di riconoscere che gli altri sono esattamente come noi e
dunque renderci consapevoli che in questa uguaglianza sorge naturale il desiderio
di perseguire la felicità di tutti gli esseri e nel voleri sollevare dalla sofferenza.
La trasformazione mentale è la base del pensiero buddhista ed è lo scopo centrale
di ogni pratica che entra nel cuore secondo le istruzioni degli antichi maestri
Kadam.
In questo modo trasformiamo il consueto stato illusorio dell'egocentrismo e
dell'egoismo in altruismo e lo sviluppiamo praticando la compassione e la
bodhicitta con l'allenamento mentale alla rinuncia e all'offerta della propria felicità
prendendo su di sé la sofferenza degli altri. Questa è la pratica fondamentale nota
come "Dare e Prendere" o TONG LEN.


L'istruzione delle Otto sessioni del Lo Jong

Quando si affrontano istruzioni profonde come queste, le otto sessioni del Lo
Jong, si dovrebbero in via preliminare praticare le sei pratiche preparatorie, in
particolare meditare sul Guru yoga e pregare con devozione.
Il testo di base in tibetano indica “l'Addestramento della mente in otto sessioni” e
può essere fatto risalire a Kadampa Geshe Dromtön Gyalwe Jungne (1005-1064).
Le pratiche si riferiscono alla sua pratica personale, poi trasmessa ai suoi
discepoli.
Disponendosi ad approfondire la parte principale, si dovrebbe sviluppare una
completa familiarità con ogni singola visualizzazione.
In seguito, prima di alzarsi dalla sessione di meditazione, è essenziale dedicare le
virtù maturate agli esseri senzienti.
Inoltre, durante tutti gli intervalli tra le sessioni, senza separarsi dall'essenza della
pratica principale, si dovrebbe impegnare tempo alla pratica delle azioni virtuose,
sostenute dalla consapevolezza e dalla vigilanza.


1. Lo Jong con la consapevolezza del nutrimento durante l'assunzione dei pasti

In generale, dovreste coltivare il pensiero di nutrire ogni aspetto, anche i
microrganismi del vostro corpo, trasformando quest'attitudine in pratica a favore
di tutti gli esseri.
In particolare, mentre ingerite cibo e bevande, visualizzate di prendere su di voi le
azioni causali negative e le sofferenze che ne derivano ed, inspirando, immaginate
di assorbire le azioni negative e relative conseguenze di tutti gli esseri senzienti.
Poi, mentre espirate, collegate l'espirazione con la visualizzazione di inviare a tutti
gli esseri la vostra felicità e virtù.
Allenatevi in questo esercizio del dare e prendere alternativamente durante il
pasto, finché non sorge automaticamente in modo naturale.


2. Lo Jong con il respiro

Dopo esservi stabilizzati nell'atteggiamento di Bodhicitta, iniziate la pratica
visualizzando tutti gli esseri senzienti davanti a voi sotto forma di esseri umani.
Espirando a fondo attraverso la narice destra immaginate di donare loro tutte le
vostre virtù e i loro frutti che si trasformano in infiniti raggi di luce bianca e che,
entrando nella narice sinistra di tutti gli esseri senzienti, daranno loro una
straordinaria sensazione di felicità.
Quando inspirate di nuovo, sentite che il vento del vostro respiro aspira tutte le
negatività e le oscurazioni dal flusso mentale di tutti gli altri esseri attraverso la
narice destra, come fossero capelli tagliati con una lamina affilata e immaginate
che questa massa oscura venga assorbita da voi attraverso la narice sinistra. Una
volta che questo groviglio arriva nel vostro cuore, colpisce direttamente
l'attaccamento a ciò che concepite come "io", e poi svanisce istantaneamente nella
vacuità.


3. Lo Jong - allenamento mentale per moltiplicare il vostro corpo in un numero infinito di granelli di sabbia nel Gange

Stabilizzato l'atteggiamento di Bodhicitta, iniziate la pratica immaginando di
moltiplicare il vostro corpo all'infinito, pari all'estensione illimitata dello spazio, e
che, donando ogni corpo a tutti gli esseri senzienti, tutte le loro sofferenze e azioni
negative vengano assorbite da questo vostro illimitato corpo così che tutti i loro
desideri e buone intenzioni possano essere esauditi con le benedizioni e
realizzazioni di tutti i Buddha e Bodhisattva.


4. Lo Jong con la carne e il sangue

Con l'atteggiamento di Bodhicitta, si inizia a visualizzare il proprio corpo come una
entità illimitata di carne e sangue. Poi pensando: "of rirò questo corpo a tutti gli
esseri”, si dona con infinita gioia il proprio corpo come potente pianta medicinale
che, privata da ogni nozione di sé e che, immune da emozioni disturbanti
e pensieri particolari anche quando viene tagliata, porta grande guarigione a tutti
gli esseri senzienti che ne hanno bisogno".


5. Lo Jong con l'offerta della Torma

Con la motivazione della Bodhicitta, visualizzate questo mondo come un vaso di
torma (la torta rituale) tempestato di gioielli preziosi. Immaginate che il vostro
corpo venga tagliato a pezzi e posto in un grande recipiente così da
essere trasformato in prezioso balsamo dalla benedizione di OṂ ĀḤ HŪṂ.
Immaginate dunque di donare questo nettare sotto forma di nuvola d'offerta del
tesoro del cielo a tutti gli ospiti di questo e dell'altro mondo, rendendoli così
felici in armoniosa gioia.
Al termine, concludete questa sessione permanendo in uno stato mentale di natura
spaziale, libero dai concetti delle tre sfere. E quando uscite da questo
stato, meditate nella consapevolezza che tutto è illusione.


6. Nel Lo Jong trasformazione del proprio corpo negli Elementi naturali

E' fondamentale mantenere sempre la motivazione: "Che io possa raggiungere la
Buddhità il più presto possibile e a tal fine praticherò il Lo Jong dei Quattro
Elementi".
Immaginate poi che le parti solide del vostro corpo, che costituiscono l'elemento
interno della terra, si dissolvano nell'elemento esterno della terra; allo stesso
modo, le parti fluide del vostro corpo si dissolvano nell'elemento esterno, acqua; e
il calore del corpo si dissolva nell'elemento esterno, fuoco; e il respiro e si dissolva
nell'elemento vento.
Poi contemplate il pensiero che questo vostro corpo, ora trasformato nei quattro
elementi naturali, serva come base di sostentamento per tutti gli esseri senzienti
potendo così provvedere ai loro rispettivi bisogni.
Quindi inviate agli esseri senzienti tutta la vostra felicità attraverso le molteplici
emanazioni del vostro corpo e prendete su di voi tutte le loro sofferenze e azioni
negative.
Si dovrebbe praticare in questa alternanza del "dare e prendere" molte volte e
infine si conclude la sessione con la dedica dei meriti a beneficio degli esseri
senzienti e con lo yoga dell'illusione e del sogno.


7. Lo Jong trasformando se stessi in un gioiello che esaudisce i desideri

Con la motivazione di essere di beneficio a tutti gli esseri senzienti, concentratevi
sull'intenzione: che io possa raggiungere la Buddhità al più presto e per questo
motivo mediterò sul Lo Jong trasformando il mio corpo in una gemma che
esaudisce i desideri.
Poi dovreste trasformarvi mentalmente in un gioiello che esaudisce i desideri e
offrirlo a tutti gli esseri senzienti: qualsiasi cosa ogni essere desideri scenderà su di
lui come pioggia e alla fine tutti gli esseri raggiungeranno lo stato di Dharmakaya.
Nel frattempo, la mente dovrebbe rimanere nel suo stato innato di vacuità.

Al termine della sessione, dedicate con cuore di Bodhicitta a tutti gli esseri i meriti
così maturati e concludete con lo yoga dell'illusione e del sogno.


8. Lo Jong come istruzione per il momento della morte

Secondo questo insegnamento, quando ci si avvicina alla morte, si dovrebbe
eseguire la pratica delle offerte con le sei paramita (Generosità, Etica o moralità,
Pazienza, Perseveranza entusiastica, Concentrazione, Saggezza) come mezzo per
purificare tutte le azioni negative e accumulare meriti tramite la pratica dei sette
rami.
Infine dedicate la supplica per chiedere le benedizioni per rafforzare la
consapevolezza nei processi della morte, secondo gli insegnamenti del Lo Jong
In questo modo praticando il Lo Jong con il Tong Len, la pratica del "dare e
ricevere", si affronterà il momento della morte in uno stato consapevole di essere
perfettamente in sintonia con i due aspetti della bodhicitta (convenzionale e
assoluto).


Conclusione

Una volta acquisita familiarità con la pratica, ci si dovrebbe allenare in modo tale
da riportare naturalmente sul sentiero questa consapevolezza in tutte le occasioni,
sia durante l'esecuzione delle pratiche che in altri momenti.
Praticare entrambi gli aspetti della bodhicitta con tutte le proprie forze, è un modo
meraviglioso per cogliere l'essenza delle possibilità e dei benefici di questa
esistenza umana.


དགེ་ལེགས་འཕེལ། 
SARVA MANGALAM 


Nota di Geshe Gedun Tharchin
Questo testo è il risultato di un'approfondita comparazione tra varie versioni del
testo originale in lingua tibetana. Ho evitato alcuni concetti che sono quasi
impossibili da tradurre nel contesto della cultura occidentale e anche alcuni
concetti mantrayana di livello molto elevato. Mi sono concentrato sui punti
essenziali utilizzando un linguaggio compiuto, ma semplice e comprensibile e
rendere una pratica accessibile a tutti.